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#iorestoacasa Forse tutto è cominciato con i dieci link di musei che propongono virtual-tour in occasione della quarantena. A metà marzo apro un file e incollo quei link e altri trovati sui social. Aggiungo un po' di html e creo un sito velocemente su uno spazio gratuito su Google Sites. Per qualche giorno integro altri link interessanti che vedo in giro. E comincio a girarlo a qualche amico. Gli amici cominciano a mandarmi segnalazioni. Creo un link corto tiny.cc/iorestoacasa. Mia moglie dice che questo sito è una buona idea, di farlo girare un po'. Passano i giorni. Figli, videolezioni, registri elettronici, mascherine, pranzi, cene, spese in mimetica, telefonate, notizie terribili, skype, aperitivi, zoom e piccole speranze. Il 27 marzo giro il link su qualche gruppo whatsapp. Poi mi iscrivo a dei gruppi facebook sul coronavirus e altri con hashtag #iorestoacasa e giro il link come risorsa utile. Metto un contatore visite sul sito per scrupolo. Il 28 marzo ho circa 2200 visite. In un giorno. Però! il 29 marzo 18.000. Ma dai?! il 30 marzo 22.000. Perbacco!! il 31 marzo 50.000. Oh my god!!! Penso che sia successo qualcosa di strano e incredibile. Che in tutti questi anni di siti di nicchia, blog di cucina e altro non sono arrivato neanche al 10% di certe cifre. Pazzesco! Il 1 aprile di mattina ho 3.000 persone sul sito nello stesso momento. Nel pomeriggio arriviamo a 20.000. Alla fine della giornata il sito raccoglie 1.657.000 visite. (giuro, ho le prove). Vengo sommerso da centinaia di messaggi con richieste da parte di normali cittadini che consigliano siti. Ma anche di musei, editori, musicisti, biblioteche, associazioni, tanto yoga e tantissimi psicologi. Cominciano a chiamarmi dei giornalisti chiedendomi chi sono e cosa sto combinando. Io racconto ridendo, mentre mi fanno un sacco di domande al telefono: come mi è venuto in mente, e dopo la quarantena cosa farò...? Ma che ne so?! Il link è diventato virale il giorno del pesce d'aprile. Oltre alle condivisioni su facebook si sono aggiunte quelle su whatsapp, molto più immediate. Chi mi ha intervistato mi diceva che ha visto il link sulla chat delle mamme della classe. In effetti è arrivato anche a me da diversi gruppi whatsapp. Per fortuna sono subito consapevole che sia un fuoco di paglia. I numeri sono destinati a scendere e lo stanno già facendo (anche se ci sto lavorando più adesso di prima). Sono contento. Sono fiero, ma non sono qui a tirarmela eh. Ho solo raccolto dei link, avuto del tempismo e avuto tanta fortuna. Il sito è stato trasferito su un dominio dedicato www.irac.eu e poi vedremo cosa succede. Grazie a tutti per il sostegno e per i suggerimenti. E' stato emozionante! |